Oggi proponiamo un caso di estrazione di un ottavo incluso, eseguito dal Dott. Luca Vitali.
Per “denti del giudizio” si intendono i quattro denti molari che occupano l’ultima e più interna posizione nelle arcate dentali, comunemente chiamati anche ottavi.
Accade spesso che un ottavo non spunti, rimanendo dunque incluso; questo accade quando l’elemento dentale si trova completamente coperto dalla gengiva (come nel caso riportato). È anche possibile che un dente del giudizio rimanga semincluso (ovvero visibile ma solo in parte).
La mancata eruzione di questi denti può essere dovuta a due fattori:
- In base alla conformazione della mandibola e della mascella, quando all’ottavo manca il posto per spuntare ed erompere dalla gengiva.
- Quando il piano di crescita del dente non è orientato in maniera corretta. In molti di questi casi è possibile che l’ottavo cresca in direzione orizzontale, facendo anche pressione sul secondo molare, andando dunque a “disturbare” l’intera masticazione.
Un dente del giudizio cresciuto in modo “imperfetto” rischia di causare delle patologie come ad esempio cisti, pericoronite, carie ed ascessi. In molti casi è quindi necessario procedere all’estrazione di questi molari, eseguendo interventi più o meno complessi a seconda del contesto nel quale si trovano.
ALCUNE CURIOSITÀ: la dicitura “dente del giudizio” deriva dal latino ed è presente in svariate lingue. Il suo utilizzo è dovuto al fatto che, generalmente, questi denti compaiono tra il diciassettesimo e il venticinquesimo anno di età. Naturalmente questo dato varia, comunque, di persona in persona.
Il futuro dei denti del giudizio, secondo gli studiosi, non sarà ancora molto lungo. In passato, infatti, l’uomo aveva bisogno di più molari per masticare cibi spesso duri e crudi, abitudini via via abbandonate nel corso dell’evoluzione. Le dimensioni della mandibola e della mascella, inoltre, si sono decisamente ridotte, lasciando ben poco spazio a disposizione per la normale crescita ed eruzione dei denti del giudizio.